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11 Gennaio 2003 a Stamford “Beach” di scena Chelsea-Charlton 4-1 con un campo in pessime condizioni

Stadio Stamford Bridge, ma non aspettatevi un prato all’inglese perfetto da ogni punto di vista, bensì un terreno di gioco pieno di sabbia. ​

2 ' di letturaDi Davide Acquafresca – StadioMania.com 

Quanti di noi hanno passato le estati a giocare in spiaggia sulla sabbia sognando di essere i campioni della Serie A o della Premier League? Ecco, ora immaginate di trovarvi a giocare sulla sabbia davanti a 37.000 spettatori, a gennaio ed essere allenati da Claudio Ranieri, assurdo vero? Eppure è successo, 11 Gennaio 2003, Stadio Stamford Bridge, ma non aspettatevi un prato all’inglese perfetto da ogni punto di vista, bensì un terreno di gioco pieno di sabbia. 

Poteva un sabato qualunque, una partita come le altre eppure entrerà nella storia, non solo per essere stata la 100esima partita in maglia Blues di Carlo Cudicini, ma per le condizioni del campo, letteralmente una spiaggia, tanto che nel post partita il tecnico romano Ranieri soprannominerà “Beach” per l’appunto.

Andiamo più nei dettagli di quella partita tra Chelsea e Charlton e sul perché gli Addicks abbiano chiesto con insistenza alla FA di poter rigiocare la partita, ma questa volta in su un campo d’erba, e come mai secondo la dirigenza ed i legali della società del sud-est di Londra il match fosse giocato infrangendo la regola n.17 paragrafo 1 del regolamento della Football League, che cita: “Nessuna partita andrebbe giocata su un campo artificiale”.

L’arbitro Mike Dean così come il Charlton allenato da Alan Curbishley non fu avvisata dal Chelsea delle condizioni del campo ed è proprio questo il motivo delle lamentele da parte degli Addiks che si presentarono alla partita impreparati, dovendo giocare su un terreno pesante e senza gli scarpini adatti per affrontare la gara.

Le condizioni del campo furono analizzate dettagliatamente e riportate con dettaglio dall’arbitro che però giudico il campo giocabile.

Ma allora perché si giocò su un terreno di gioco al limite del regolamento? Dopo la precedente partita in casa del Chelsea, il match di FA Cup contro il Middlesbrough, il terreno di gioco non era al meglio e come soluzione lampo in attesa della preparazione del nuovo terreno di gioco il “Groundsmen” del Chelsea su ordine della società copri il campo con della sabbia.

La partita di suo fu a senso unico con un Chelsea scatenato che con le reti di Hasselbaink, Gallas, Guðjohnsen e Le Saux annientò il Charlton concedendo poche azioni di goal tra cui il rigore concesso e trasformato da Jason Euell, attaccante giamaicano ora allenatore della formazione Under 21 del Charlton Athletic.

Tra l’altro a fine match Curbishley nell’intervista a fine partita non diede troppo peso alle condizioni del campo, ma incolpò i suoi giocatori per la scarsa prestazione.

La partita non verrà mai rigiocata, il Chelsea fu multato di 5.000£ per le condizioni del terreno di gioco e successivamente di ulteriori 3.000£ dopo l’appello del Charlton Athletic, non un grande esborso per i Blues che nell’estate successiva all’accaduto verranno acquistati da Roman Abramovich.

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