CESC FABREGAS ha affermato che solo due giocatori erano al suo livello alla fine della sua carriera nell’Arsenal.
La leggenda dei Gunners ha rivelato che, durante il suo periodo nel nord di Londra, era così sotto pressione da capitano del club che sarebbe tornato a casa a piangere.
Fabregas ha dichiarato che l’Arsenal ha sofferto, negli anni successivi alla sua partenza, a causa della mancanza di qualità, suggerendo che molti avevano un atteggiamento sbagliato.
La pressione di portare sulle spalle il peso di una squadra lo fece sentire “solo” in un periodo molto duro nella storia del club. Cesc ha affermato che “solo Robin van Persie e Samir Nasri erano alla pari con me, in quel periodo”.
Ricordando quel periodo, Cesc non si perde in giri di parole.
“Ero il capitano, ho sempre provato tanta pressione su me stesso. Ho dovuto guidare questa squadra per vincere qualcosa. Ho dato tutto.
A volte andavo a casa dopo aver perso e piangevo, soffrivo, passavo notti insonni, sofferenti.
E poi perdi una partita, sei sul bus in questo modo distrutto e senti alcuni giocatori ridere, senti che pensano a dove usciranno più tardi.
Stava succedendo da alcuni anni. Sì, stavamo giocando a calcio benissimo e mi è piaciuto quel lato delle cose.
Ma stavo facendo pressione su me stesso per guidare, fare tutto e ad un certo punto mi sentivo un po’ solo.
Soprattutto negli ultimi due o tre anni, ho sentito che Robin e Samir erano gli unici giocatori che erano al mio livello mentalmente e tecnicamente.
Non è una cosa arrogante da dire, è come mi sentivo in quel momento.”
Poi, su Van Persie: “Era un giocatore di livello mondiale, un leader, ma sfortunatamente non ha potuto aiutarmi in campo per molte stagioni, molte parti dell’anno“.
Infine, un rimpianto: “Mi sarebbe piaciuto vedere Xabi Alonso in maglia Gunners, ma non è mai successo”.
Dave Fraser – The Sun
