Anche gli anni duemila erano iniziati bene per i Peacocks ma, nel giro di due sole stagioni, il club più agguerrito e scontroso d’Inghilterra rimise i remi in barca, scivolando verso le zone rosse della massima serie inglese. Nella stagione 2002-2003 un quindicesimo posto salvò il Leeds dalla retrocessione ma, nella stagione seguente, il finale fu diverso. Nelle prime dodici sfide gli Whites ottennero soltanto otto punti, con sconfitte pesanti come quella per 6-1 contro il Portsmouth che costò l’esonero di Peter Reid. L’incarico di allenatore venne rilevato da Eddie Gray, vice di Reid nonché leggenda del club che non riuscì a far risalire il suo Leeds in classifica, nonostante cinque risultati utili consecutivi tra novembre e dicembre. Il Leeds chiuse quindi il girone d’andata al diciannovesimo posto.
Tra marzo e aprile Gray riuscì a conquistare tre vittorie importantissime contro Manchester City, Leicester e Blackburn, che diedero un minimo di speranza al Leeds in ottica salvezza. Un traguardo che però non venne raggiunto, visti i successivi passi falsi che non diedero punti utili. La retrocessione definitiva arrivò il 2 maggio, quando in casa del Bolton il Leeds venne battuto 4-1 nonostante avesse chiuso il primo tempo in vantaggio. Una stagione da dimenticare, seguita da un lungo percorso nelle serie cadette, compresa la retrocessione in League One nella stagione 2006/2007, che potrebbe concludersi già la prossima settimana. Pochi punti che separano dal ritorno in Premier uno dei club più iconici dell’intero panorama calcistico che chissà, anche stavolta, potrebbe continuare per un lungo periodo il suo percorso nel massimo campionato inglese.