Pablo Daniel Osvaldo, italiano d’adozione, argentino nell’anima, attaccante e quel poster in camera da letto con le effige di Gabriel Omar Batistuta. E dire che in un certo senso un po’ ha ripercorso le gesta del Re Leone vestendo le maglie di Fiorentina prima e di Roma poi… Ma questo è Storie di Premier e qui vogliamo concentrarci…
E’ la torrida estate del 2013, Osvaldo ha fatto benissimo in quel di Roma, il prestito all’Espanyol lo consacra, ma l’offerta (per l’epoca) è allettante: 15 milioni di sterline, trasferimento concluso e giocatore che si trasferisce in quel di Southampton dove lo aspetta un giovanissimo, ma talentuoso, allenatore dal nome Mauricio Pochettino che già lo aveva avuto all’Espanyol la stagione precedente. Ah, dimenticavamo… Osvaldo divenne l’acquisto più oneroso per la squadra inglese dove nei pub, si parla ancora di Matt Le Tissier (ACQUISTA QUI LA MAGLIA DI “LE GOD”).
Osvaldo dicevamo, ebbene, l’attaccante è chiamato a dare una spinta ai Saints non indifferente per risollevarli dopo tempi bui. 13 presenze e 3 reti, poco… Pochissimo ma una di queste è da capogiro. Southampton-Manchester City 1-1 datata 7 dicembre 2013. E’ un gol da leggenda, uno di quelli che non puoi scordare e che infatti, entrerà nei top 100 di quella stagione… Inevitabile l’esultanza con la mitraglia in onore del suo idolo Batistuta…
Vogliamo però raccontarvi anche come Osvaldo si è fatto harakiri nella sua esperienza con un mister che lo adorava. Poco dopo questo gol magico, ossia il 3 gennaio 2014, viene squalificato con una bella multa da 40.000 sterline per essere intervenuto in una rissa scoppiata nel finale contro il Newcastle. Il nervosismo non si placa e 20 giorni dopo in allenamento litiga con José Fonte e non va benissimo al difensore portoghese…
Occhio nero, Osvaldo sospeso per due settimane e carriera che inizia ad avere lampi di genio e di pura follia… Vuole fare la rockstar e poi torna a giocare, o almeno ci prova al Banfield dove ad oggi milita…
Bienvenidos nel magico mondo di Pablo Daniel Osvaldo…