Che Peter Shilton sia un nome altisonante nella storia del calcio inglese è assolutamente fuori da qualsiasi discussione. Ma scendiamo nel dettaglio:
Nasce nel 1949 e si ritira nel 1997 alla veneranda età di 48 anni (ancora da compiere). Ma soprattutto detiene un sacco di record:
– Più presenze in Nazionale inglese (125)
– 1005 gare di campionato totalizzate
– Almeno 100 presenze in 8 squadre in cui ha militato
– Prese parte a ben tre Mondiali nei quali esordi a ben 33 anni, vantando 10 “clean sheet” nelle 17 partite disputate nella fase finale
– Record assoluto di presenze: 1390
Insomma, se conoscete il calcio inglese o se vi state avvicinando da poco… Il nome di Shilton deve sempre e comunque accompagnarvi nelle discussioni al pub con una pinta in mano davanti ai vostri amici calciofili.
Sarebbe semplice parlare del suo passato sotto la guida tecnica di Brian Clough (LEGGI QUI) con cui vinse la bellezza di 2 Champions League, 1 Supercoppa Europea, 1 Campionato, 1 Community Shield e 2 FA Cup.
Con le altre maglie che ha vestito ha vinto “solo” un Community Shield con il Leicester bel 1971. Non siete sazi di record? È stato giudicato calciatore dell’anno nel 1978, e soprattutto… Vicino alla sua presenza numero 1000, o meglio, ad un passo dalle quattro cifre…
Difendeva i pali del Leyton Orient in Terza Divisione, ed in una partita che nell’apparenza non aveva forse niente da offrire, il 22 dicembre 1996 si giocava la sfida contro il Brighton e per l’occasione oltre al famigerato “Guinness dei Primati”, venne trasmessa anche da Sky Sport.
Ricordate la “Mano de Dios” (LEGGI QUI) segnata da Diego Armando Maradona nei Mondiali 1986? L’ha subita proprio Peter Shilton. E la “finalina” a Bari contro l’Italia persa dalla Nazionale inglese nel 1990? Shilton sempre costantemente in campo, dove totalizzò la presenza numero 125.
Un titano, il “buon vecchio” e mai in panchina Peter…