Gli Hammers allora si giocarono la qualificazione con il Leyton Orient, formazione anch’essa militante nella serie cadetta. Il West Ham annullò il fattore casa dei propri avversari, passando a Brisbane Road con un pirotecnico 2-3. Nel turno successivo, il quinto, ad arrivare a Boleyn Ground fu lo Swansea, battuto il 16 febbraio per 2-0 dagli Irons, che si imposero anche nei quarti di finale sull’Aston Villa con una sola rete. Il 12 aprile gli uomini di Lyall si giocarono al Villa Park di Birmingham l’accesso alla finale di Wembley. Di fronte si ritrovarono l’Everton, che passò in vantaggio grazie ad un rigore trasformato da Brian Kidd, poi espulso nel corso della sfida. Gli Hammers successivamente riuscirono a trovare il pareggio con un destro di Pearson, utilissimo per rimandare il verdetto finale al replay.
Quattro giorni dopo Irons e Toffees si ritrovarono ad Ellen Road, Leeds, per giocarsi un biglietto di sola andata per il tempio del calcio mondiale. Dopo 96 minuti di equilibrio a sbloccare la sfida ci pensò il West Ham, che nel primo tempo supplementare trovò il vantaggio grazie alla rete siglata da Alan Devonshire. A soli quattro minuti dal termine però l’Everton raggiunse i propri avversari con un gol di Bob Latchford ma, appena due minuti dopo, il West Ham passò di nuovo in vantaggio con Frank Lampard Sr, aggiudicandosi finalmente l’accesso alla finalissima. Il 10 maggio 1980 a Wembley arrivarono in 100mila per assistere a West Ham-Arsenal, un derby dal sapore particolare, con una coppa di mezzo.
Gli Hammers, per l’occasione in tenuta quasi completamente bianca, si presentarono con Parkers, Stewart, Lampard, Bons, Martin, Devonshire, Allen, Pearson, Cross, Brooking e Pike. I Gunners invece, in maglia gialla e calzoncini blu, risposero con Jeggins, Rice, Devine, Talbot, O’Leary, Young, Brady, Sunderland, Stapleton, Price e Rix. Bastò il solo gol di Trevor Brooking al West Ham per aggiudicarsi, a distanza di cinque anni dall’ultima volta, la terza FA Cup della propria storia. Fu questo uno degli ultimi grandi successi della storia degli Hammers, una vittoria indimenticabile, inattesa, ma leggendaria, forse.