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giovedì 21 Novembre 2024
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Un anno da Charlie George: il “Beatle” londinese alla conquista del double 1970-71

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«In the town where I was born…» e poi ancora: «We all live in a yellow submarine». Estate 1966, nelle radio di tutto il mondo i Beatles spopolano ancora con una canzone che risuonerà soprattutto nei prossimi anni. Ad Islington un giovanissimo coi capelli lunghi copiati da una tendenza creata proprio dai quattro ragazzi di Liverpool – sta per entrare nel settore giovanile di una delle squadre più prestigiose d’Inghilterra. Il suo nome? Charlie George.
Un metro e ottanta di puro talento e un tifo sfrenato proprio per i Gunners: George sta realizzando praticamente il sogno di ogni bambino, giocare con la maglia della propria squadra del cuore. Siamo ancora lontani dal 1971 – anno in cui l’attaccante londinese scrisse per sempre la storia del club -, ma le basi sono state gettate: l’Arsenal in quell’estate non ha trovato un sottomarino giallo, ma l’attaccante per i
prossimi dieci anni.

Il cambio di rotta

Il club biancorosso è uno dei più influenti nella cultura di massa, ma il piatto piange: il titolo non arriva da ben 17 anni e i trofei in questo periodo sono davvero pochi. Un Charity Shield e una Coppa delle Fiere, per la precisione. Un bottino inesistente, serve dare una svolta enorme a un periodo inconsistente. Il 9 agosto 1969 George fa il suo debutto con l’Arsenal in prima squadra, contro l’Everton. Un avversario che purtroppo segnerà la sua carriera soltanto un anno più
tardi: in uno scontro con il portiere dei Toffees l’attaccante gunners si rompe la caviglia. Cinque mesi fuori e una stagione praticamente buttata via.

Il double 1970-71

 

Il destino però è dalla parte del calciatore nativo di Islington: George torna in campo e con 17 presenze e 5 gol contribuisce all’ottavo titolo della storia dei londinesi. La nemesi personale di George arriva l’8 aprile 1971, proprio contro il Liverpool: la partita si prolunga fino ai tempi supplementari, prima segna Heigway e poi pareggia
Kelly. Al 110’ Geroge riceve palla dal limite e senza pensarci due volte scarica in rete un destro micidiale sul primo palo. La prima cosa che fa dopo il gol è gettarsi a terra, un po’ per la stanchezza un po’ per rivoluzionare il modo di esultare, ma anche per permettere a tutti di fotografare una delle immagini più significative del calcio inglese.
Charlie George porta il suo Arsenal sul tetto d’Inghilterra con un double praticamente insperato visti i risultati della stagione passata. E lo fa – ironia della sorte – in maglia gialla, la divisa “ufficiale” delle finali: «In the town where I was born…Lived a man who sailed to sea…Every one of us has all we need», soprattutto dopo aver vinto i
due trofei più importanti d’Inghilterra.

 

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Patrick Iannarelli
Nato in provincia di Latina, classe 1989. Amo il football inglese in tutte le sue forme, cerco di raccontare un po' di calcio per TuttoMercatoWeb.com.

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