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Boxing Day e follia vanno a braccetto: Chelsea vs Aston Villa 2007

2 ' di letturaIl 26 dicembre è un’istituzione in Inghilterra e non solo. Non tanto per i tradizionali “cracker” e neanche per i più recenti via libera ai saldi, ma per il football. Il Boxing Day è il prodotto meglio venduto dalla FA che appassiona milioni di persone reduci dalla battaglia del pranzo di Natale.  Una cosa affinché ci piaccia deve essere almeno un po’ pazza, deve avere quel patos degno delle migliori tragedie greche. E probabilmente la follia è uno dei tanti motivi del nostro amore verso la Premier League. Siamo folli anche noi? Ancora più probabile, ma nessuno sarà mai folle come il Boxing Day del 2007.

Il Chelsea arriva al 26 dicembre reduce dal primo esonero di Mourinho con alla guida della squadra il discusso Grant. L’obiettivo stagionale è quello di provare ad interrompere la striscia del Manchester United, ma i presupposti non sono dei migliori. Dall’altra parte del campo c’è un modesto Aston Villa che si sta rivelando la sorpresa del campionato.

Uno Stamford Bridge gremito fa da cornice allo splendido spettacolo della partita, ma anche ad una delle peggiori prove di Petr Cech. Il portiere ceco, con una papera, causerà lo 0-2 della squadra di Birmingham arrivato con il tiro di Shaun Maloney. La stessa ala scozzese che aveva gelato i Blues in occasione del primo goal. Se per l’estremo difensore non è la migliore delle giornate, è una delle poche ispirate a Londra per Shevcenko. Con un penalty capitalizzato (che decide l’espulsione di Knight) ed una prodezza balistica dalla distanza riporta il risultato sulla parità.

Cavalcando l’onda dell’entusiasmo, l’ucraino infila anche un assist al bacio per la rete di Alex. La gioia dura poco grazie alla spaccata aerea di Laursen che manda lo score sul 3-3. Già di per sé il match è pieno di emozioni, ma tutto ciò non è niente. Quel matto di Carvalho azzoppa a centrocampo Agbonlahor e si becca il secondo rosso della sfida. Di solito giocare in 10 non è mai facile, ma questo Ballack non lo sa e da punizione insacca il pallone del poker. La terza espulsione la rimedia Ashley Cole con una “parata” sul facile appoggio in porta di Agbonlahor. Dal dischetto parte Gareth Barry che decreta il 4-4 finale.

Tirando le somme, quei due punti persi dal Chelsea sarebbero risultati decisivi per la corsa al campionato finita a meno due lunghezze dai Red Devils. Sempre i rossi di Manchester saranno i mattatori nella finale di Champions League, ma questa è un’altra storia. Il resoconto conclusivo del match è di otto goal, tre espulsioni e due rigori: not bad. In fondo ad una bella storia c’è sempre una morale, e per oggi è quella di non denigrare la pazzia, assecondatela e godetevi questo Boxing Day.

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