E già dal titolo capite bene in poche parole quello che sia successo. Parliamo del Liverpool, di quello famelico in Champions, allenato da Rafa Benitez che nella stagione 2006/2007 raggiunse la finale ad Atene e venne sconfitta dal Milan in un’epica rivincita.
Siamo a Barcellona, ed è il 20 Febbraio 2007, si giocano gli ottavi di finale tra i blaugrana ed il Liverpool appunto. Ma prima di raccontarvi la storica partita dobbiamo arretrare le lancette di qualche ora, quando Benitez decide di concedere ai suoi ragazzi una serata libera o meglio, come raccontato da Jhon Arne Riise nella sua biografia “The Running Man” ben cinque giorni in un paradiso per sfuggire dal clima inglese: si vola ad Algrave in Portogallo con allenamenti soft, giocare a golf, rilassarsi al sole… O meglio, era questo il piano.
L’alloggio è il Barrigntons Golf and Spa Hotel, un resort situato nella “Vale do Lobo”. Una struttura modernizzata nel 2006 e quindi perfetta per l’occasione. Riise condivide una stanza con Agger. Il terzino racconta che il giovedì venne deciso di fare una cena di squadra insieme anche allo staff tecnico. A queste serate è concesso anche bere qualche birra visto che siamo a sei giorni dal match.
Il capitano Steven Gerrard contatta il proprietario e prenota una stanza privata al Monty’s Restaurant and Bar dove, oltre ad un’ottima birra, e campi da golf, c’è la possibilità di cantare al karaoke in un posto incantevole vicino alla spiaggia: un buon modo per fare gruppo a poche ore da una così importante sfida.
Prima dell’arrivo del cibo qualche ragazzo comincia a bere e tra questi c’è Craig Bellamy. Bellamy prende il microfono di mano e comincia a gridare: “Riise’s gonna sing!” ossia: “Riise canterà!”. E lo chiede a gran voce prima, durante e dopo la cena ed il tasso alcolemico sale di livello.
Bellamy insiste anche dopo cena quando anche ad altri ospiti adesso è permesso stare intorno ai giocatori, ma Riise s’irrigidisce ed esclama:
“I’m not singing. Shut the fu*k up or else I’m gonna smash you!”
“Stai zitto, non canterò. Altrimenti ti metterò le mani addosso!”
Craig non la prende bene e risponde per le rime:
“Ti ammazzo” E qualche epiteto che vi risparmio.
Tutto finito penserete, si sono presi a parole per via dell’ebrezza alcolica e finita li… Invece no, la situazione però sfugge di mano degenerando in modo irreparabile:
Riise decide di andarsene ma il compagno di stanza, Agger, rimane fuori ancora un po’, Jhon quindi dice che lascerà la porta aperta e si mette sotto le coperte… Dopo qualche ora sente aprire la porta… Ma non c’è Agger, bensì Bellamy che si fionda vicino al letto di Riise brandisce una mazza da golf e colpisce Riise prima su un fianco, poi su una coscia. Inutili i tentativi di pararsi con un cuscino:
“Craig! A mani nude” esclama Riise, Bellamy: “Ci vediamo domattina alle nove, e finirò quello che ho iniziato”. Sono circa le tre del mattino, e Riise pensa che avrebbe potuto subire fratture o peggio ancora: la fine della sua carriera.
La mattina seguente Riise bussa alla porta di Bellamy ma nessuno apre, si viene a sapere che Dudek era stato ammanettato ed arrestato dalla Polizia, ma questa è un’altra storia.
La notte di follia si conclude con una sonora multa per Bellamy (circa 90.000€.) e Riise dichiarerà che non hanno mai chiarito e che da quel giorno non si sono più parlati…
La sera del Camp Nou, in un bizzarro gioco del destino, il Liverpool vince per 1-2 con le reti di Bellamy al 43′ che esulta mimando il gesto della mazza da golf, e Riise al 74′ a completare la rimonta dopo il vantaggio di Deco con assist dello stesso Bellamy.
Follia, alcol, risse, e quant’altro… Ma avendo visto solo la partita e la forza di quella squadra voi, lo avreste mai pensato?
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