E siccome c’era da chiamare la formazione in qualche modo, ecco l’idea: “Si gioca di mercoledì, quindi scriviamolo nel nostro nome”. Nasce così il The Wednesday Cricket Club. Devono però passare molti anni, precisamente 47, perché si cominci a respirare aria di football anche da queste parti. Il 4 settembre 1867, dopo un lungo meeting all’Adelphi Hotel, la società svolta diventando anche un club calcistico. La prima gara della storia con il pallone tra i piedi viene giocata contro una squadra chiamata The Mechanics, il 19 ottobre di quello stesso anno. Il calcio ci mette poco a surclassare il cricket: la gente si appassiona e la fama dello Sheffield Mercoledì cresce inarrestabile.
Per attendere la prima vittoria di un trofeo serve soltanto un anno: nel 1868 il club conquista la Cromwell Cup, battendo in finale al Bramall Lane il Garrick Club (1-0). Nel 1882 la squadra di cricket e quella di calcio si separano: la prima scomparirà soltanto 3 anni dopo.
Con l’avvento del professionismo il pubblico cresce e si rende necessario cambiare stadio: dal vecchio Bramall Lane si passa all’avveniristico (per l’epoca) Olive Grove. Il rapporto d’amore con il nuovo impianto, iniziato nel 1889, è tuttavia destinato a durare poco. Sheffield è una città industriale in costante espansione e, a causa di un ampliamento delle linee ferroviarie, undici anni più tardi l’amministrazione comunale comunica al club che deve spostarsi nuovamente. La società si mette quindi alla ricerca di un terreno adatto e lo individua nel villaggio di Owlerton, distante qualche miglia dalla città. È qua che in pochi mesi sorgerà l’Hillsborough Stadium.Da qui in poi si apre un’epoca di successi (2 campionati ed una F.A. cup) che per trent’anni si alternano a sofferenze, ma lo Sheffield tiene sempre botta e non scende mai di categoria.
Negli anni ’50, tuttavia, il Wednesday viene retrocesso tre volte e, successivamente, sprofonda fino in Third Division, rischiando anche di finire nei dilettanti. Per tornare ai fasti del passato bisogna attendere la saggia guida di Ron Atkinson, il manager che riporta un trofeo in città – sponda bianco blu – dopo cinquant’anni di durissima astinenza: la League Cup vinta contro il Manchester United torreggia ancora oggi nella bacheca degli Owls. Ma con l’approssimarsi degli anni Duemila nubi fosche si addensano sopra gli Owls: le fallimentari gestioni di David Pleat prima e Danny Wilson poi indebitano fortemente il club. Questo ha forti ripercussioni sulla capacità di investimento successivo e lo Sheffield diventa ben presto una nobile decaduta del calcio inglese: dal 2000 non riesce più a salire in prima divisione.
Nell’ultima stagione il destino avverso ha giocato un ulteriore tiro mancino: gli odiati rivali dello Sheffield United – i biancorossi che hanno animato decine di Steel Derby – sono saliti di categoria lasciandosi alle spalle il Wednesday.
Gli Owls – I gufi, questo il soprannome dopo che un giocatore si presentò con il volatile come mascotte agli inizi del ventesimo secolo, per onorare il campo da gioco ad Owlerton – da allora annaspano nella mediocrità, sfregando gli antichi trofei nella speranza di tornare alla grandezza d’un tempo. Ad ogni modo, lo Sheffield Wednesday conserverà per sempre un primato: quello di essere l’unico club professionistico nella storia del calcio inglese ad avere inserito un giorno della settimana nel proprio nome.