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“Io lo uccido quello stronzo!” – Eric Cantona nell’inferno di Istanbul

Probabilmente la peggior serata calcistica vissuta dagli uomini di Sir Alex Ferguson

3 ' di letturaā€œLasciatemi passare: io lo uccido quello stronzo!ā€

ā€œNo Eric: fermati. Ma sei pazzo?? Lascia stare: lĆ  fuori cā€™ĆØ il finimondo!ā€

ā€œLasciatemi andare!ā€

E gli piombano addosso in due, tre, quattroā€¦ Roy Keane, Schmeichel, lo stesso Ferguson. Faticano a trattenerlo, ma riescono a farlo entrare nello spogliatoio.

ƈ il 3 novembre del 1993: va in scena il secondo turno di Coppa dei Campioni e di fronte ci sono Galatasaray e Manchester United. I britannici sono obbligati a vincere, dopo aver pareggiato allā€™andata allā€™Old Trafford per 3-3. I precedenti non sono confortanti e quello che succede quella sera ĆØ peggio di quanto potessero giĆ  immaginare…

Le avvisaglie cā€™erano state fin dal giorno prima: quando ad esempio, in hotel, un giovane inserviente, intento a dare una mano coi bagagli, aveva replicato al sorriso di Keane (come lā€™irlandese stesso ha raccontato) guardandolo fisso e mimando il taglio della gola. La notteĀ ci avevano pensato altri ragazzi a fare confusione nei corridoi e fuori, rendendo praticamente impossibile alla squadra riposare. Contemporaneamente dei tifosi inglesi avevano danneggiato un hotel allā€™altro capo della cittĆ , gettando cosƬ benzina su un fuoco che giĆ  iniziava a divampare.

GiĆ , il fuoco: quello del tifo caldo e infernale che accoglie i diavoli rossi allā€™Ali Sami Yen Stadı di Istanbul. Welcome to the hell: benvenuti all’inferno! Per darvi unā€™idea un poā€™ fantasiosa (ma efficace), sembra di stare nella pubblicitĆ  che la Nike ha prodotto nel 1996: non ci sarebbe da meravigliarsi se lā€™autore avesse preso ispirazione da lƬ, essendo Cantona uno dei protagonisti sia di quel match che dello spot; ma questo non ĆØ dato saperlo.

“Io lo uccido quello stronzo!” Eric Cantona nell’inferno di Istanbul

Lā€™arena ĆØ soldout: 23.000 persone circa, in massima parte locals, che agitano torce, fumogeni e sciarpe; appesi ci sono pezze e striscioni giallo-granata, anche con scritte minacciose. Sembrano il doppio. E cantano incessantemente. ƈ un pandemonio. I calciatori ospiti vengono invitati ad uscire sul rettangolo di gioco in largo anticipo sul fischio dā€™inizio: per prendere una sorta di confidenza e abituarsi a quanto sta succedendo. Lā€™effetto ĆØ tuttā€™altro che confortante: si guardano intorno, increduli. Non sembra piĆ¹ una sciocchezza: le contestazioni del giorno prima in aeroporto adesso hanno un sapore diverso. In quel momento diventa chiaro e palese che non sarĆ  una partita come tante altre… Inizia. I minuti scorrono pesanti ed inesorabili. Lo 0-0 non si sblocca. I Red Devils non sono tutti propriamente delle educande, ma il clima ĆØ davvero insostenibile. Devono vincere ma ĆØ come fossero trattenuti dal timore di far venire giĆ¹ quella bolgia. E i turchi, anche in campo, forti del casino che arriva dagli spalti, non lesinano provocazioni e colpi proibiti. Ma cosƬ si va a casa: col pareggio passano i Cimbom.

Complice il clima incandescente e il risultato sfavorevole, i nervi saltano e succede il fattaccio. Cantona va a riprendersi di forza una palla uscita in fallo laterale e vuole ribatterla dalla linea di bordocampo: nel farlo litiga con 5-6 avversari e poi litiga anche con lā€™arbitro, Kurtā€ÆRƶthlisberger (accusato successivamente di corruzione ā€“ mai provata perĆ²), il qualche non esita un attimo (e forse non aspettava altro) ed estrae il cartellino rosso. Il francese sbotta. Deve intervenire un poliziotto per scortarlo negli spogliatoi e poi ne intervengono altri e nello scendere la scalinata che porta di sotto pare riceva una manganellata. ƈ la goccia che fa traboccare il vaso: il Re si toglie la corona e diventa una furia. ā€œIo lo uccido quello stronzo! Fatemi passare!ā€ E per tenerlo gli piombano addosso in 4-5… La partita finisce, la squadra di casa e i suoi tifosi festeggiano, ma King Eric ĆØ inferocito e vuole tornare fuori a farsi giustizia. Gli altri glielo impediscono: vogliono solo andarsene via da quellā€™inferno.

“Io lo uccido quello stronzo!” Eric Cantona nell’inferno di Istanbul

Racconta Roy Keane nel libro ā€œKing Ericā€œ di Wayne Barton: ā€œDopo lā€™espulsione nel camerino Ericā€ÆĆØ impazzito. Era determinato a tornare fuori per sistemare il poliziotto furfante che lo aveva colpito con il manganello. Eric era grosso e forte. Era molto serio,ā€Æinsisteva che avrebbe ucciso quello stronzo. Ci sono voluti gli sforzi di Ferguson, di Brian Kidd e di alcuni giocatori per trattenerlo. Normalmente non mi sarei tirato indietro da una rissa, ma nemmeno io ero preparato ad una cosa del genere. Cā€™erano troppi turchi lĆ  fuori!ā€œ Quella serata ĆØ tuttora ricordata praticamente da tutti i presenti dello United (Sir Alex compreso) come la peggiore mai vissuta. Quella serata, la vera vittoria, era portare la pellaccia a casa!

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Ilaria Ciangola
Di Trento. O.S.S. in Pronto Soccorso. Tifosa e appassionata di calcio (italiano e internazionale), viaggi, Oasis e tutto ciĆ² che ĆØ oltremanica.

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