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venerdì 22 Novembre 2024
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Jimmy Grimble – Cosa può esserci di meglio dello United? Il Manchester City

In fondo, ogni bambino nel mondo ha sognato di ripercorrere le orme di quel "Jimmy Grimble"...

5 ' di lettura“Manchester City? Un piccolo club – disse Sir Alex Ferguson – con una mentalità ristretta. Tutto ciò di cui possono parlare riguarda il Manchester United, non possono farne a meno”.

Chi l’ha detto che un sogno non può divenire realtà? Gli ostacoli sono tanti ma con sacrificio, passione e… un tocco di “magia” si possono realizzare. Lo sa bene Jimmy Grimble, il protagonista dell’omonimo film uscito nel 2000 e diretto da John Hay. 

La locandina del film “Jimmy Grimble”

Jimmy è un adolescente, come tanti suoi coetanei vive a Manchester, nel cuore dell’industriale città ed ha una grande passione, il football, lui è tifosissimo di quella che viene considerata la seconda squadra della città, il City. Nella testa di Jimmy c’è una ragazza Sara, di cui è follemente innamorato ma dato il suo grande disagio interiore non riesce mai a fare quel passo in più. Dichiararsi per lui è impossibile, si sente così inadeguato. E poi che cosa c’è? Quel pallone, ma non è un gran calciatore, bravo a giocare da solo tra i vicoli grigi di Manchester, ma quando si trova insieme agli altri, l’ansia lo attanaglia ogni volta, la sua timidezza prende il sopravvento, gli fa tremare le gambe, e resta lì, in mezzo al campo, intorpidito.

Ma un giorno, d’improvviso, come un fulmine a ciel sereno, dopo essere scappato l’ennesima volta dai bulli della scuola, ed in modo particolare da Gordon Burley, il capo banda e tifoso dello United, finì in un sotterraneo. Lì incontrò un’anziana donna, la quale sembrava sapere già tutto su di lui. Tantoché, gli regalò un paio di scarpini malandati, davvero fuori moda, a tratti buffi se consideriamo l’epoca in cui lui vive. Ella gli raccontò che erano stati indossati da Robbie Brewer, un vecchio calciatore che aveva militato proprio nelle fila del City. “Wow, avete detto Manchester City” balzò nella mente del giovane. Iniziò così, inconsapevolmente, la favola di Jimmy. 

Jimmy Grimble con i suoi scarpini “fatati”

Immediatamente l’inglese venne colpito dallo scetticismo, e quindi decise di gettare gli scarpini nel cassonetto lì vicino. Cominciò il campionato scolastico, venne il tempo della prima trasferta per la squadra guidata da Eric Wirral, un uomo demotivato e tormentato dal suo passato. Ad una manciata di minuti della partenza l’insopportabile e dispettoso Gordon decise di buttare le scarpe del suo compagno, ma Jimmy, corse nel cassonetto per recuperare quelle vecchie e sgualcite scarpe da calcio che l’anziana signora gli aveva donato. Il bullo della scuola venne colpito da un brutto infortunio durante la sfida e così il mister buttò nella mischia l’impaurito Grimble. Il giovane, spaventato dalla ferocia dei difensori della squadra avversaria, i quali per lui somigliavano a dei veri e propri pittbull visto la prontezza nel mordergli le caviglie, riuscì appena in tempo a toccare palla. Con un fantastico pallonetto insaccò la palla in rete, che gol ragazzi! La meraviglia dilagò.

Da lì, Jimmy e poi anche i suoi compagni, iniziarono a credere nel potere magico di quegli scarpini, con loro sembrava di mettere letteralmente le ali ai piedi, erano “fatati”. Il ragazzino dunque, è sempre più curioso, desideroso di scoprire chi è quel Robbie Brewer che giocava con quelle calzature molti anni prima. Decise così di recarsi negli uffici del Manchester City per richiedere quante più info. Lì, gli venne consegnato un indirizzo di una persona, che sapeva praticamente tutto sulla storia dei Citizens. Che forza pensò il protagonista. Jimmy non ci pensò due volte e si recò subito in quella via. Suonò alla porta e chi aprì? Wirral, proprio il suo allenatore, che stupore! Che sorpresa! Eric rivelò al giovane Jimmy che fu un centravanti del City, ma che un brutto episodio stroncò la sua carriera calcistica. E di quel Brewer vi chiederete? Beh… Eric non conobbe nessuno con quel nome… Non ve n’è traccia di Robbie.

Jimmy Grimble davanti al bus della sua squadra

L’allenatore voleva lasciar fuori quel prepotente di Gordon ma suo padre si sostituì a Wirral. La squadra però deluse e nel contempo i compagni di Grimble scoprirono il passato del loro vero mister ed iniziarono a fidarsi sempre più di lui, giorno dopo giorno. Da lì Eric venne rimesso al suo posto, Jimmy ricominciò a volare sul terreno da gioco. Come poteva essere altrimenti con quelle scarpe dagli effetti speciali?! Bastava indossarle per trasformarsi in un giocatore da Premier League. Un giorno però il giovane interpretò male una scena che vide tra sua madre, Donna ed un uomo, e così corse con il morale devastato da quella vecchietta che gli era rimasta nel cuore per sapere di più su quel “benedetto” Robbie, il quale si rivelò puoi suo figlio. Il giorno seguente Jimmy tornò da lei, ma ormai era troppo tardi, l’anziana era morta assiderata, il freddo l’aveva lentamente portata via.

Arrivò la finale del torneo inter-scolastico. Ironia della sorte, dove si tenne? A Maine Road, proprio nello stadio del suo amato Manchester City. Un giorno da incorniciare per Grimble! Quale tifoso dei Citizen non vorrebbe calpestare quel fresco e profumato campo da gioco, lo stesso che ogni fine settimana vede scendere in campo i suoi magnifici campioni! Siccome alla cattiveria non c’è mai una fine però, il bullo e suo compagno di squadra decise di buttargli via gli scarpini. Il motivo? Che invidia che gli faceva quel Jimmy, che rabbia! Questo era l’unico modo per impedirgli di scendere in campo, troppo magnifico con quelli ai piedi. Doveva essere Gordon il più forte ma… Eric Wirral se ne accorse e riuscì a reperire un paio di scarpini, glieli consegnò ma il ragazzo giocò un primo tempo disastroso, era irriconoscibile. Che fine aveva fatto quel giovane che brillava nelle partite precedenti? Colui che sembrava volare su quel rettangolo verde? Jimmy aveva una convinzione, il suo talento proveniva da quei vecchi scarpini. Ma in realtà non era così.

All’intervallo Jimmy grazie ad Harry, compagno di sua madre, conobbe il possessore. Egli era solo un povero venditore cieco dello stadio, non c’era niente di speciale in quelle calzature, era solo una sua convinzione. Ma quanta fiducia gli avevano dato quei “magici” scarpini? Quanta?! Egli allora ritornò in campo per la seconda frazione di gioco con la giusta determinazione, “Mostrerò a tutti chi è Jimmy Grimble e di che pasta è fatto!”. La sua squadra era sotto di due gol ma Jimmy guidò la rimonta e la partita finì 3-2 tra l’immensa gioia di tutti i sostenitori, di Donna, di Harry ma anche dell’amata Sara. Al termine della gara, uno scout dello United gli propose di giocare nelle giovanili dei Red Devils ma il ragazzo rifiutò, non ci pensò nemmeno un secondo. Perchè? Che pazzia se uno ci pensa, dire “no” alla prima squadra di Manchester, ma Jimmy ha avuto una proposta migliore. Penserete… E quale? E’ impossibile! Ed invece no… arrivò quella del City, quella della squadra per cui Jimmy avrebbe dato la vita, perchè al cuor non si comanda.

Jimmy Grimble ed Eric Wirral, il suo allenatore ed ex centravanti del Manchester City

Se è mai esistito nella Premier League Jimmy Grimble? In realtà no, ma Brandon Barker gli si è avvicinato parecchio se non fosse per la mancanza di quei “fatati” scarpini. Da sempre tifosissimo del City aveva un sogno, giocare nella prima squadra dei Citizen. Una favola che per lui ha visto la luce in una data precisa, il 21 febbraio 2016, quando è sceso in campo nell’incontro di FA Cup contro il Chelsea proprio con quei colori che ama fin da bambino.

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