I primi anni di carriera, con il gol come denominatore comune
Padovano ĆØ stato uno di quei classici bomber di provincia con il gol nel dna. Dopo gli anni di formazione giovanile tra Brancanova e Asti, allāinizio degli anni ā90 ha mostrato un certo feeling con la porta avversaria in serie B con il Cosenza. 13 gol in due stagioni gli valgono la chiamate del Pisa nellāestate del ā90, dove si conferma non patendo minimamente lāimpatto con la Serie A. I toscani retrocedono, ma lui segna comunque 11 reti e rimane in massima serie.
Lāanno successivo passa al Napoli, dove realizza 7 gol in 27 partite di campionato. Un bottino di tutto rispetto visto il livello del campionato italiano di quegli anni. Padovano si conferma allāaltezza della situazione anche nelle annate seguenti, vissute con le maglie di Genoa e Reggiana. Un bomber di provincia, con umiltĆ e senso del gol come doti principali. Queste qualitĆ attirano lāinteresse della Juventus nellāestate del 1995.Una chiamata irrinunciabile, che Padovano dimostrerĆ di meritare nei due anni successivi.
Lāesperienza alla Juventus: gol e trofei
Lāattaccante nato a Torino arriva dunque in una squadra zeppa di campioni, fresca vincitrice dello scudetto e che vuole dare lāassalto alla Champions League. La concorrenza non manca, dovendo dividere il reparto con campioni come Vialli e Ravanelli e talenti sulla cresta dellāonda come Del Piero. Padovano attende con TranquillitĆ il suo momento, lavorando sodo in allenamento e facendosi trovare sempre pronto.
Nella sua prima annata bianconera segna 5 gol tra campionato e Coppa Italia, ma soprattutto realizza due reti fondamentali per la campagna europea della Juventus. Allāesordio contro il Borussia Dortmund, dopo il momentaneo svantaggio firmato da Moller, Padovano realizza il momentaneo 1-1 dando i lĆ ad una rimonta completata da Del Piero e Conte. Ancora piĆ¹ importante ĆØ la sua realizzazione nel ritorno dei quarti di finale contro il Real Madrid con cui la Juve ribalta la sconfitta dellāandata e compie un passo decisivo verso la vittoria finale.
Gli exploit bianconeri di Padovano proseguono nella stagione 1996/97. Al posto di Vialli e Ravanelli sono arrivati il giovane Vieri e il campione croato Boskic, ma la filosofia dellāattaccante non cambia. Padovano infatti migliora il suo score in campionato (8 gol) e si toglie la soddisfazione di contribuire con una doppietta al 6-1 su PSG nellāandata della doppia finale di Supercoppa Europea. Il punto piĆ¹ alto della carriera di Padovano, impreziosito anche dallāesordio in Nazionale.
Padovano al Crystal Palace: un flop da record
Dopo due anni ricchi di gol e soddisfazioni, termina lāavventura di Padovano alla Juventus. I bianconeri lo cedono al Crystal Palace, dove trova lāex compagno juventino Attilio Lombardo. Tutti si aspettano unāaltra esperienza allāinsegna delle marcature in sequenza, ma il campo darĆ risposte diametralmente opposte.
Padovano al Crystal Palace gioca solo 10 partite, segnando appena un gol. Come se non bastasse, viene inserito nella lista dei 50 peggiori attaccanti stranieri che hanno giocato nel massimo campionato inglese occupando la ventottesima posizione. Certamente una delle esperienze peggiori tra quelle dei giocatori italiani in cerca di fortuna in Inghilterra, vissuta da un attaccante che aveva abituato a ben altri standard di rendimento.
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