LEICESTER OK, CHALSEA KO. SORRIDE MOURINHO
Seppur attardato di otto punti, il Leicester prova a tenere il passo del Liverpool. Davanti al proprio pubblico le Foxes vanno sotto con l’Everton, per mano di Richarlison. Ci pensa il solito Vardy, sempre più capocannoniere, a rimettere le cose a posto a una ventina di minuti dalla fine. Quando il pari sembra già scritto, Iheanacho trova la zampata vincente che fa impazzire i tifosi locali. Perde invece terreno il Manchester City. Nonostante il dominio territoriale e le tantissime occasioni (77% di possesso palla, 24 tiri fatti e 6 subiti) agli uomini di Guardiola gira male al Saint James Park di Newcastle. A metà primo tempo, i Citizens si portano avanti con Steling, ma Willems risponde subito. Nelle battute finali, De Bruyne sembra regalare il successo ai suoi, ma poco prima del 90′, Shelvey porta il punteggio sul definitivo 2-2.
A sorpresa cade ancora il Chelsea, nel darby interno con il West Ham. Anche in questo caso il risultato sembra bugiardo, almeno a giudicare il 66% di possesso palla e le 19 conclusioni in porta da parte dei Blues. Gli Hammers tirano in porta solo cinque volte, ma una di queste è quella vincente. Il gol vittoria è di Creswell, e arriva a inizio ripresa.
Chi invece può decisamente sorridere è quella vecchia volpe di Mourinho, che zitto zitto ha già agganciato il quinto posto. L’effetto special one per ora sta funzionando alla grande. Il Tottenham replica il punteggio che aveva bagnato l’esordio del portoghese: anche con il Bournemouth finisce 3-2 per gli Hotspurs. L’uomo decisivo è ancora una volta Dele Alli, che firma una doppietta ai minuti 21 e 50. A una ventina dallo scadere Moussa Sissoko sembra mettere la parola fine al match. Non è dello stesso parere Wilson, che replica subito al francese, e che trova a sua volta il secondo gol personale, quando però il recupero è ormai scaduto e non c’è più tempo per cercare il pareggio.
AUBAMEYANG SALVA L’ESORDIO DI LJUNGBERG. PARI PER ARSENAL E UNITED
Se il Tottenham sembra aver cambiato marcia, Arsenal e Manchester United continuano a collezionare pareggi contro avversari di seconda fascia. I Gunners vanno a impattare addirittura in casa del Norwich, penultimo della compagnia. Esordio in panchina dunque non memorabile per l’ex talentuosa ala svedese Ljungberg. Pukki porta avanti i canaries al 21′, e alla mezz’ora Aubameyang dal dischetto ristabilisce la parità. I padroni di casa si riportano avanti nel recupero del primo tempo grazie a Cantwell, ma non è ancora finita. Se una settimana fa l’uomo della provvidenza era stato Lacazette, questa volta è il collega di reparto a salvare i suoi. E’ infatti ancora Aubameyang, poco prima l’ora di gioco, a fissare il risulato sul definitivo 2-2. Stesso punteggio per i Red Devils, che a Old Trafford ricevevano il non irresistibile Aston Villa. Dopo dieci minuti, gli ospiti sono addirittura avanti grazie a Grealish. Solo un autogol di Heaton poco prima dell’intervallo rimette in carreggiata la formazione di Solskjaer. A metà ripresa arriva il botta e risposta che decide la gara. Lindelof porta lo United in vantaggio, ma dopo appena 120 secondi, Mings ha già ristabilito la parità, che tale resta fino al 90′.
Posta spartita anche tra Wolverhampton e Sheffield. Le due sorprese di questi primi mesi, con questo punticino a testa continuano a stazionare in zona europa. Al Molineux Stadium i Blades accarezzano l’idea dell’impresa, visto che dopo due minuti si sono già portati in vantaggio con Mousset. Ci pensa Doherty, poco dopo l’ora di gioco, a segnare il definitivo uno pari, risultato che probabilnente accontenta entrambe le contendenti. Colpaccio esterno del Crystal Palace, che espugna il Turf Moor di Burnley con un bel 0-2. Il vantaggio di Zaha arriva proprio a primo tempo scaduto, mentre Schlupp radoppia al 78′. In coda, respira il Southampton, grazie ai tre punti nello scontro diretto interno col fanalino di coda Watford. I Wolves si portano avanti al 24′ con Sarr, e arrivano a metà ripresa con l’idea di portare a casa la posta piena. Nel finale però, i Saints si svegliano, e in cinque minuti ribaltano la situazione. Le firme sono quelle di Ings e Ward-Prose, che consentono ai biancorossi di salire al terzultimo posto ai danni del Norwich.
LIVERPOOL PADRONE, TOTTENHAM IN ZONA EUROPA. VARDY SEMPRE PIU’ RE DEGLI ATTACCANTI
Liverpool sempre più padrone della Premier League con 40 punti collezionati su un massimo di 42. Il City resta terzo e scivola a meno11. Solo il Leicester vince tra le inseguitrici e mantiene la seconda posizione a meno 8. Il Chelsea, in quarta piazza con 26, mantiene sei lunghezze di vantaggio nella corsa Champions su Tottenham e Wolverhampton. Sono proprio gli Hotspurs a compiere il balzo più importante in classifica, e a portarsi concretamente in zona Europa League. Segue un gruppone di otto squadre racchiuse in tre punti, in quella terra di nessuno dove troviamo anche le due “malate” Arsenal e Manchester United. In zona salvezza, bel passo avanti del Crystal Palace, e punticino prezioso per Newcastle e Aston Villa. La situazione dell’Everton inizia a essere allarmante. I Tofies sono ora quartultimi a più due sul Southampton, che può tornare a sperare.
Jamie Vardy mantiene stretto in mano lo scettro di miglior striker, con i suoi 13 centri. Seguono Abraham e Aubameyang con 10, mentre a quota 9 troviamo El Kun Aguero.
Nella prossima giornata, che vedrà il turno infrasettimanale, si segnalano il derby del Mersey fra Liverpool e Everton, e il big match Manchester United-Tottenham, nel quale Mourinho sfida il suo recente passato. Il City va a fare visita al Burnley, mentre Leicester e Chelsea ospitano rispettivamente Watford e Aston Villa. L’Arsenal prova a risollevarsi con il Brighton, e in zona retrocessione, occhio allo scontro diretto fra Southampton e Norwich. A centro classifica si affrontano Crystal Palace-Bournemouth, Wolverhampton-West Ham e Sheffield-Newcastle.