In Premier League, nel ruolo di portiere, solo David James e Mark Schwarzer hanno giocato più di lui.
Con la maglia della sua nazionale, l’Irlanda, è secondo nella classifica all-time con 134 presenze, davanti a lui solo Robbie Keane.
Ha visto alternarsi a St James’ Park otto manager, subìto cocenti delusioni (tra cui la mano di Henry a Parigi) e spesso ha effettuato parate prodigiose, facendo dire a Giovanni Trapattoni che “per me lui e Buffon sono due portieri dello stello livello”.
Eppure Shay Given viene ricordato da molti per essere “the only irishman who didn’t know were Dublin was”.
Essere irlandese ma non sapere dove si trovi Dublino, non è possibile, eppure è successo per davvero.
Accadde a Coventry nel novembre 1997, decimo turno di Premier League, gli Sky Blues ospitano il Newcastle.
Per l’orologio del calcio, che ha un incedere tutto suo, non sono passati quattro lustri ma una vita intera.
In Premier League si giocava con il Mitre Ultimax, il Coventry City era di casa ad Highfield Road, ancora lontano dalla Ricoh Arena foriera di infiniti guai economici, il Newcastle aveva il 9 più famoso di sempre, quello che esultava con il braccio destro alzato, in panchina c’erano due mostri sacri quali Strachan e Dalglish.
Al quarto minuto la più banale delle azioni consegna per sempre Given all’umorismo tutto british, ed all’equivoco geografico.
Il numero 1 del Newcastle esce in presa alta, blocca la sfera, la lascia a terra pronto a rilanciare lungo, ma in un attimo il pallone viene rubato da Dion Dublin.
Il centravanti del Coventry, altra icona del football anni ’90, era rimasto furbescamente alle spalle di Given.
Appena la sfera è senza padrone, si avventa su di essa, si gira e tira nella porta vuota tra istinto e furbizia.
Il pallone era in gioco, il gol è valido, l’arbitro Durkin, dopo un rapido consulto con il guardialinee, indica il centrocampo.
City in vantaggio, telecamera che indugia con perfidia su Given.
La partita finirà 2 a 2, fosse accaduto oggi il video sarebbe diventato virale in pochi minuti, ma inizia a circolare la battuta sull’irlandese che non sa dove si trovi Dublino.
Alcuni giorni dopo il match alcuni amici inviano a Shay una scatola, contenente uno specchietto retrovisore e l’invito ad usarlo fin dalla prossima partita.
C’è da giurarci che da quel giorno a Coventry, Shay Given conosca perfettamente le geografia irlandese.