Nel 1899 venne inaugurato White Hart’s Lane stadio degli Spurs, l’Arsenal successivamente si spostò in quello che divenne poi lo stadio di Highbury, di fatto quel trasloco nel 1913 fece in modo che i due impianti si trovassero a pochi chilometri di distanza.
La rivalità è una cosa seria, e tifosi dell’Arsenal lo sanno bene, hanno addirittura ideato una festività, Saint Totteringham’s Day, il giorno in cui diventa matematicamente impossibile per gli Spurs superare i Gunners in classifica. Geniali.
I giocatori e i tifosi del Tottenham sono anche conosciuti con il nome di Yids. È un modo scortese per definire gli ebrei e deriva dal fatto che la zona dove sorge White Hart Lane è al centro dell’antico quartiere ebraico di Londra. I tifosi dell’Arsenal sono incorsi spesso in sanzioni, ma paradossalmente hanno ottenuto un effetto inaspettato, infatti al giorno d’oggi tifosi del Tottenham si definiscono orgogliosamente Yids e il termine, almeno all’interno di un discorso calcistico, ha perso la sua valenza offensiva.
Arsenal e Tottenham si sono incontrate 196 volte, la prima volta in gare ufficiali nel lontano 1909 che vide i Gunners trionfare per una rete a zero.
Il derby è il derby, questo lo sappiamo, ma il north London derby della stagione 2008/2009 è un qualcosa di incredibilmente assurdo. Otto reti ed una valanga di errori.
Mercoledì 29 ottobre 2008, Emirates Stadium di Londra.
Quello che state per leggere è il racconto di un derby memorabile, non una semplice partita di calcio, dentro questi novanta minuti c’è tutto: estro, fantasia, un sacco di errori e mille emozioni. Difficile dimenticare una partita del genere soprattutto per un tifoso del Tottenham.
È il tredicesimo minuto di gioco quando i sessanta mila spettatori dell’Emirates capirono che quella non sarebbe stata una partita qualunque: succede l’impensabile, Jenas appoggia di petto per Bentley che da qualche metro più avanti del cerchio di centrocampo stoppa il pallone di interno destro e con il collo calcia al volo un missile che trova impreparato Almunia, la palla si insacca, 0-1 e stadio ammutolito. Questo non sarà l’unico errore del portiere dei Gunners durante la serata.
Nella mezz’ora successiva l’Arsenal pareggia. Sul calcio d’angolo battuto da Robin Van Persie è Silvestre il più veloce a colpire di testa mettendo la palla alle spalle dell’estremo difensore degli Spurs Gomes, che uscito dai pali commette il grave errore di non trovare la palla, ma deve accontentarsi solamente di raccoglierla in fondo alla rete.
Si va al riposo sul risultato di 1-1. Quello che ci aspetta è un secondo tempo non adatto ai deboli di cuore.
Dopo solamente un minuto dall’inizio del secondo tempo il numero 10 biancorosso Gallas completa la rimonta. Una punizione inesistente conquistata con astuzia da Robin Van Persie si concretizza in un colpo di testa vincente del difensore francese. È 2-1, ma la partita è ancora lunghissima.
Al minuto 64’ una magia nella notte di Londra: il solito inarrestabile Robin da dietro la riga di centrocampo effettuata un lancio favoloso che taglia in due la difesa degli Spurs, trova Nasri che con un dolce pallonetto supera il portiere e prima che il difensore riesca a salvare sulla linea ci pensa Adebayor a concludere a rete. 3-1, la partita sembra chiusa.
Al minuto 68’ due goal in soli sessanta secondi: il Tottenham accorcia le distanze, complice per l’ennesima volta il portiere dei Gunners che non riesce a trattenere il tiro forte ma centrale di Huddlestone che si stampa dritto sulla faccia dell’estremo difensore, la palla resta lì e Bent è il più veloce di tutti a insaccare. 3-2, c’è ancora speranza per i tifosi ospiti, oppure no.
Nello stesso minuto di gioco il difensore del Tottenham Hutton compie un vero e proprio disastro, il suo passaggio all’indietro regala palla ad Adebayor che serve il solito instancabile Robin, c’è gloria anche per lui nella serata, difatti scarica un destro fortissimo in porta. Imparabile, 4-2 stavolta sembra davvero finita.
Per gli spettatori ci sono venti minuti di “tranquillità”, dove i battiti cardiaci torneranno regolari, ma solo per poco tempo. Dal minuto 89’ in poi si concretizza una rimonta pazzesca, storica, che difficilmente verrà dimenticata.
89’ minuto nuovo errore, stavolta di Clichy, che scivola e regala palla a Jenas, si fa trenta metri palla al piede e dal limite dell’area calcia di sinistro a giro sul secondo palo, la palla lo sfiora e va in goal. Stavolta Almunia non può nulla, 4-3 c’è ancora speranza per gli ospiti.
Ad un solo minuto dal termine succede l’irreparabile per i Gunners: Modric sale in cattedra e dai venticinque metri calcia al volo, la palla sbatte sul palo e torna in gioco proprio dove si trova Lennon, che appoggia in rete. 4-4 Spurs in delirio.
Ciò che accade durante l’esultanza ha dell’incredibile e rappresenta quello che è un manifesto calcistico meraviglioso: Lennon esulta scivolando verso i suoi tifosi, e proprio uno di questi invade il campo e lo abbraccia, esultando insieme a lui. Scena già vista direte voi, ma non è proprio così, mentre il tifoso invade il campo gli Steward lo inseguono per fermarlo, ed è proprio lì che anche loro si trovano coinvolti nella mischia finale. Pura follia.
Quella notte all’Emirates Stadium di Londra nessuna delle due squadre riuscì a trionfare sull’altra, ottenendo così la momentanea supremazia del territorio, ma come spesso accade, quella notte vinse il Football.
